Will Smith

Attore, Produttore

Biografia di Will Smith

Conosciuto agli esordi della sua carriera come Willy, il principe di Bel - Air, Will Smith spopola in tv per la sua simpatia ed esuberanza, per poi conquistare presto il grande pubblico in ruoli d'azione e drammatici. Tra questi ultimi, si distingue come protagonista di due pellicole che legano la sua carriera al regista italiano Gabriele Muccino: La ricerca della felicità e Sette anime.
Nato il 25 Settembre del 1968, a Philadelphia, la sua carriera in campo musicale inizia all’età di sedici anni, quando ad un party conosce il dj Jeff Townes. I due formano a metà degli anni ’80 un duo hip-hop di grandissimo successo, “DJ Jazzy Jeff & The Fresh Prince” (“fresh prince” soprannome con cui era chiamato Smith da bambino), che ottiene grande successo in radio giungendo alla conquista di ben due Grammy Awards. Il giovane cantante inizia ben presto a spendere in modo irresponsabile la grande quantità di denaro guadagnata tanto rapidamente, fino a ritrovarsi sull’orlo della bancarotta. La sua salvezza è l’incontro con Benny Medina, il quale nel 1989 gli propone un ruolo da protagonista in una nuova sit-com che si sarebbe intitolata The Fresh Prince of Bel-Air (in Italia Willy, il principe di Bel-Air). La serie riscuote un altissimo gradimento in patria e all’estero, andando in onda per sei anni di fila, dal 1990 al 1996.
Nel 1992 esordisce al cinema in I dannati di Hollywood di Marc Rocco. L'anno successivo recita in Made in America di Richard Benjamin e si fa notare nella commedia 6 gradi di separazione di Fred Schepisi. Nel corso degli anni '90 la sua popolarità cinematografica si accresce sempre più. Dopo l’action movies Bad boys (1995) di Michael Bay, recita nel blockbuster Indipendence Day (1996) di Roland Emmerich, nella commedia di fantascienza Men in Black (1997) di Barry Sonnenfeld, nel thriller Nemico pubblico (1998) di di Tony Scott e nel fanta-western Wild Wild West di Barry Sonnenfeld (1999). Con quest'ultimo film si guadagna due un Razzie Awards: peggior coppia cinamtografica con Kevin Kline e peggior canzone originale per il singolo Wild Wild West.  E’, in seguito, co-protagonista ne La leggenda di Bagger Vance (2000) di Robert Redford, assieme a Matt Damon, e l’anno seguente raggiunge la consacrazione artistica vestendo i panni del pugile Mohammed Alì nel dramma biografico Alì di Michael Mann. Quest’interpretazione gli vale la nomination all’Oscar come migliore attore protagonista. Il decennio prosegue con due sequel, Men in Black II (2002) di di Barry Sonnenfeld e Bad Boys II (2003) di di Michael Bay, nonché Io, Robot (2004) di Alex Proyas, film tratto dai racconti di Isaac Asimov. Nel 2005 è la volta della commedia campione d’incassi Hitch - Lui sì che capisce le donne di Andy Tennant  e del drammatico La ricerca della felicità di Gabriele Muccino, con il quale riceve la sua seconda nomination agli Oscar come miglior attore protagonista.
Ancora ruoli da protagonista nell’horror fantascientifico Io sono leggenda (2007) di Francis Lawrence, ispirato al romanzo omonimo di Richard Matheson, in Sette anime (2008), in cui è nuovamente diretto da Muccino, e in Hancock (2008) di Peter Berg, nel quale interpreta il ruolo di un supereroe politicamente scorretto.
Nel 2012 riprende il ruolo dell'Agente J nel film Men in Black 3 di  Barry Sonnenfeld. L'anno successivo, oltre ad un cameo in Anchorman 2: The Legend Continues di Adam McKay, recita nel fantascientifico After Earth di M. Night Shyamalan, di cui è anche produttore e con cui nel 2014 vince nuovamente ai Razzie Awards nelle categorie Peggior attore non protagonista e Peggiore coppia cinematografica con il figlio Jaden Smith.
Nel 2014 riveste il ruolo secondario di Lucifero nella fiaba romantica e fantascientifica Storia d'inverno di Akiva Goldsma, con Colin Farrell e Russell Crowe.